[:it]È sempre più frequente e risulta sempre più facile che l’utente della rete sia spinto ad acquistare via internet prodotti, quali brani musicali o film.

La facilità di acquisto, la possibilità di accedere da remoto al proprio account, la trasferibilità su lettori mp3 ovvero su smart-phones, fa sì che il consumatore sempre più preferisca utilizzare il supporto multimediale piuttosto che quello fisico.

Ci si domanda a questo punto se la differenza tra queste due modalità di “acquisto” si limiti semplicemente ad una scelta di prodotto, oppure se siano riscontrabili delle effettive conseguenze pratico-giuridiche.

Sul punto, di recente, è stata portata avanti dall’attore Hollywoodiano, Bruce Willis, una critica che sicuramente può essere un ottimo spunto per una breve riflessione giuridica. La libreria di iTunes può essere donata in eredità?

La Apple ha dichiarato, con grande sorpresa di molti utenti, che tali beni non sono trasferibili a terzi.

In realtà, a seguito di una attenta lettura dei termini e condizioni d’uso di iTunes, si riscontra che vengono definiti come prodotti iTunes, non tanto i singoli file, bensì le licenze (d’uso) per i contenuti digitali. La principale differenza, quindi, tra l’acquisto di un CD e di un album digitale è  che nel primo caso viene trasferita effettivamente la proprietà del bene fisico, invece, nel secondo si acquista semplicemente una licenza d’uso personale, quindi la licenza ad utilizzare per uso prettamente personale e non commerciale il file stesso.

Leggendo, inoltre, i termini e le condizioni d’uso di iTunes si può rilevare che il titolare di un account iTunes non ha alcun diritto di modificare, affittare, noleggiare, prestare, vendere, distribuire, o creare le licenze acquistate, (definita anche come clausola di non trasferibilità). Pertanto il titolare dell’ account ha il diritto all’uso dei file a fini prettamente personale, senza alcuna possibilità di trasferirli a terzi e, quindi, di lasciarli in eredità.

Tale argomento, che si rivolgerà sempre ad una più ampia fetta di mercato, risulta pertanto essere del tutto non privo di interesse, considerato che l’acquisto on-line riguarda sempre più non semplicemente file musicali, bensì anche film ed e-books.

 

 

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